“Il trait d’union” che lega la Città di Alassio allo Champagne, non è la vicinanza della soleggiata cittadina balneare ligure alla Francia, come si possa pensare, ma ha radici logistiche più remote.
Nel 1872, fu realizzato il collegamento ferroviario Londra – Genova, voluto, desiderato e in parte finanziato dal – filantropo – botanico ricco – influente uomo d’affari Sir Thomas Hanbury. Grazie all’Antica Ferrovia Genova – Ventimiglia, la Riviera di Ponente fu collegata con turismo internazionale di alto livello.
Con Sir Thomas, giunse in riviera anche la ricca e sofisticata nobiltà inglese e con loro lo Champagne, tanto che Alassio all’epoca, nei mesi estivi potè annoverarsi tra le località con il più alto consumo di bolle francesi. Questo trend iniziato nella seconda metà dell’ottocento proseguì durante la prima metà del secolo scorso, attirando il “bel mondo” internazionale; motonavi e panfili privati, ancoravano nelle baie di Ponente mentre gli idrovolanti ammaravano al Porto Vecchio di Sanremo.
La passione per lo Champagne è rimasta Riviera, tanto che “Un Mare di Champagne” 2020, è giunto alla sua ottava edizione. L’evento fu ideato da un gruppo di sette ristoratori alassini nel 2012, che costituirono il “Consorzio Macramé” – “Dire Fare Mangiare”, con l’intento di riunire gli appassionati di Champagne, fare conoscere i produttori – importatori e promuovere gli operatori del settore in Liguria. Un evento che ho sempre apprezzato al quale ho avuto il piacere di partecipare più volte, sino dalle precedenti edizioni svoltesi al “Grand Hotel di Alassio” che alle ultime al “Diana Grand Hotel” come questa dello scorso settembre, tutte rigorosamente in riva al mare.
Questa edizione era in calendario come di consueto per lo scorso giugno, a causa delle restrizioni Covid19, venne posticipata al 20 e 21 settembre, appena in tempo prima delle prossime restrizioni che scattate tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Nonostante le mascherine, le restrizioni di pandemica routine, le conseguenti apprensioni e paure da contaminazione Covid19, l’evento non ha
perso il suo consueto charme, anzi ne ha accresciuto l’interesse, l’entusiasmo del pubblico e ancora di più lo spirito di degustazione. Sarà per l’euforico effetto che lo Champagne regala, per la bella giornata di sole o la panoramica terrazza sul mare, l’evento si è svolto in un gradevole spirito goliardico di rituale danza di degustazione attorno ai banchi degli espositori.
Nel mio caso, dopo i Millesimè e i Gran Cru delle Maison più famose, solitamente amo avventurarmi tra gli Champagne delle piccole e meno note case che non conosco, alla ricerca di qualcosa di inedito che mi possa piacevolmente sorprendere. 41, le “Maisons de Champagne”, 120, le etichette e 3 le “Masterclass”, un tasting Champagnes molto impegnativo sulla terrazza del Diana Grand Hotel, letteralmente, in riva al mare.
Un bel pomeriggio iniziato con la brezza dal mare regalata dal cielo appena annuvolato e terminato sotto un caldo sole. Tra una degustazione e l’altra, girando tra espositori non poteva mancare un’adeguato supporto di specialità alimentari di rilievo; dal Culatello Brozzi, alle ostriche Cadoret, dalla mortadella Favola al salmone Upstream e molte altre specialità . Tra i piatti preparati al momento dagli chef, il più gradito dai partecipanti, tra i banchi dell’aerea food dell’evento, fu senza dubbio il risotto della Tenuta Margherita.
Le due giornate dell’evento iniziarono domenica sera con la “Champagne Gala Night” nell’elegante terrazza del Diana Grand Hotel, protagoniste della cena le pregiate etichette, che verranno riproposte nelle degustazioni e masterclass del lunedì. Cena di Gala firmata dallo Chef Giuseppe Di Iorio, una Stella Michelin di “Aroma Restaurant” e dal Resident Chef Ivano Ricchebono, una Stella Michelin, del “The Cook” di Genova. Special guest, l’Executive Chef alassino Massimo Viglietti, del “Taki Gourmet” di Roma. A chiusura, le raffinate proposte del maestro pasticcere – Pastry Chef Alessandro Dalmasso (AMPI).
Come nelle precetti edizioni, dopo la cena di gala, le degustazioni di Champagne e delle specialità gastronomiche del lunedì pomeriggio, si sono svolte le tre previste masterclass tenute dai guru nazionali dello champagne: Roberto Beneventano e Alberto Lupetti, considerati tra i maggiori conoscitori di champagne al mondo, e Leo Damiani, direttore commerciale e marketing Champagne Perrier-Jouët Italia.
Primo relatore, Roberto Beneventano, Masterclass: Chardonnay Champenoise: l’importanza dei Crus di Provenza.
Vieille France Cuvée brut Blanc de Blancs; Steinbrück Cuvée brut Blanc de Blancs; Steinbrück Cuvée Marie Jeanne Grand Cru Blanc de Blancs; Paul Louis Martin Cuvée Vincent Grand Cru Bouzy Blanc de Blancs 2012.
Secondo Relatore, Alberto Lupetti, Masterclass: Champagne, un’eccellenza…in crescita.
Sebbene sia un mito e sinonimo di eccellenza nel mondo del vino, la Champagne, non è mai stata così in forma come oggi. Insieme ad Alberto Lupetti e con l’assaggio di sette cuvée emblematiche scopriremo i perché di questo ‘stato di grazia’… Charles Heidsieck Brut Réserve; André Beaufort Réserve (Polisy); AR Lenoble Mag 15 Blanc de Blancs; Jean-Philippe Trousset Blanc de Noirs; Drappier Brut Nature; Vilmart Grand Cellier d’Or 2015; Pol Roger Sir Winston Churchill 2009.
Terzo Relatore, Leo Damiani, Masterclass: alla scoperta delle Cuvée De Prestige Champagne Perrier- Jouet Belle Époque, due annate a confronto. Un affascinante percorso attraverso differenti cuvée Belle Époque, per comprendere le potenzialità di questo grande champagne. PJ Belle Epoque 2007 e 2012; PJ Belle Epoque rosé 2006 e 2012; PJ Belle Epoque Blanc de Blancs 2004 e 2006.
Nonostante il particolare momento di giustificate paure pandemiche – complicati spostamenti di persone – difficoltà nel reperire il personale – logistiche difficoltà di trasporto merci – mandatorie sanificazioni e disposizioni Covid19, anche questa ottava edizione, si è conclusa con un successo.
Spero di poter partecipare anche alla prossima “nona edizione” di Un Mare di Champagne 2021, degustando in riva al mare, possibilmente a Virus morto e sepolto.
La Rappresentante del Consorzio Macramé e ristoratrice alassina Barbara Porzio, alla conclusione dell’ottava edizione rende noto:
“Se alla Champagne Gala Night sono state registrate le presenze dell’anno scorso, non è stata da meno la giornata del lunedì nella quale gli organizzatori hanno dovuto prendere un’importante decisione per la sicurezza di tutti. Abbiamo dovuto dimezzare il numero dei visitatori. Le numerose richieste ci portano a pensare che avremmo eguagliato, se non addirittura superato i numeri dell’anno scorso”.
Il grande amore per il territorio: ecco cosa ha spinto sette imprenditori della ristorazione di Alassio a unire le forze e dare vita al Consorzio Macramé – Dire Fare Mangiare. È il 2012 quando il gruppo Macramé segue una grande intuizione dando forma a “Un Mare di Champagne”. Un’occasione di incontro tra le più prestigiose Maison e gli operatori italiani della ristorazione e dell’accoglienza, gli appassionati, i sommelier, la grande stampa per conoscere e apprezzare questo grandissimo vino ma anche per accendere un faro sul territorio.
Nasce così la prima edizione di Un Mare di Champagne che, anno dopo anno, cresce e si consolida affermandosi come l’evento più importante nel panorama italiano interamente dedicato allo Champagne e certamente l’unico nel suo genere. Chef stellati, eccellenze del territorio e tanti calici dei più prestigiosi Champagne”.
Forti dell’esperienza e del successo di Un Mare di Champagne, nel 2018 il Consorzio Macramé ha organizzato la prima edizione di Alassio in Bolla, evento esclusivamente dedicato ai metodi classici italiani, che si è subito confermato un successo di pubblico e produttori.
Il Consorzio Macramé, inoltre, si fa ambasciatore della gastronomia di qualità attraverso eventi, collaborazioni e iniziative sul territorio ma anche al di fuori dei confini della Liguria.
Pur mantenendo le singole peculiarità ed unicità, il Consorzio Macramé si muove come un’entità unica, svolgendo una vera e propria attività di marketing e di promozione turistica, con un occhio di riguardo, ovviamente, al food & wine”. Barbara Porzio.
di Maurizio Pelli editore
fotografia: Consorzio Macramé