PARMA, EMILIA ROMAGNA
Viaggio fotografico tra passato e presente dei Luoghi Verdiani
La memoria è uno strumento fondamentale per l’attivazione del pensiero, la comprensione degli eventi e della Storia. Nelle Basse Terre parmensi il ricordo di Giuseppe Verdi resta vivo e sempre accompagnato da aneddoti.
Ogni angolo di queste zone rievoca qualche parte del percorso umano del Maestro.
Questo progetto fotografico è nato per far conoscere Verdi anche come uomo della terra e come possidente agricolo oltre che come grande compositore.
Giuseppe Verdi abitava in un triangolo di terra tra Roncole (PR), Sant’Agata (PC) e Busseto (PR). Terre bagnate dall’Ongina e dal Po, che si estendono tra filari di pioppi, cascine, argini, brine e nebbie.
Verdi passa in questo angolo di mondo, che gli ha dato i natali, ottanta dei suoi ottantotto anni di vita. Solo dal 1839 al 1846 si trasferisce a Milano. Per la maggior parte della sua vita, pur viaggiando moltissimo per raggiungere i teatri di tutto il mondo che lo acclamano (Parigi, Londra, San Pietroburgo, Venezia, Napoli) o località dal clima più gentile (Montecatini, Recoaro, Genova) per questioni di salute, farà puntualmente ritorno “a casa”, tra le sue nebbie e i filari di pioppi.
Con le fotografie di questo progetto rivisito i luoghi verdiani con un filtro quasi onirico e racconto, attraverso la fotocamera, come sono diventati e da chi sono abitati oggi, in un viaggio emozionante tra chiese, terreni e palazzi, dove l’uomo Giuseppe Verdi è passato lasciando la sua influenza, vivendo nella propria storia, nel proprio tempo.
Il progetto è una puntuale ripresa dell‘’attualità dei luoghi che oggi sono chiamati Verdiani e che un tempo erano solo le basse terre padane nelle quali il Maestro camminava, lavorava e viveva. La terra era per il maestro una forte attrazione era lui che andava a controllare il lavoro dei fattori e verificava la qualità dei suoi raccolti.
È nella sua villa di Sant’Agata che componeva le sue opere, la nebbia oltre a far stagionare i Culatelli, alimenta la vena artistica di chi ci vive.
Vorrei che attraverso le fotografie possiate vedere un punto di vista nuovo ed inedito la figura del musicista, che aveva uno stretto rapporto con la sua pianura nebbiosa che si espande lungo le rive del fiume Po tra filari di pioppi e vegetazione.
Gigi Montali