Gulfood, tra le più grandi fiere alimentari (cibi e bevande) del mondo è giunta alla sua venticinquesima edizione, con meno presenze dello scorso 2019, che stabilì l’affluenza record di più di centomila visitatori provenienti da oltre duecento Paesi.
In questa edizione 2020, nonostante il calo di presenze, maggiori sono stati gli incrementi di partnership, investimenti ed esportazioni multimiliardarie, grazie al collegamento in rete dei partecipanti in grado di visionare, esplorare le novità del mercato e alla possibilità di contrattazione e compravendita in tempo reale online. Molte le conferenze e i seminari dedicati agli investitori globali attraverso le startup di molti programmi innovativi. Evolve in stile festival anche l’aspetto culinario – gastronomico multisensoriale, con una serie di eventi giornalieri; Barbecue Masters e Gulfood International Culinary League, delle competizione dove le Celebrity Chef, provenienti da Europa, America, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, si sfidano con ricette sia tradizionali che innovative nelle cucine dei padiglioni di fronte al pubblico.
Rientrato a Dubai, lo scorso 5 febbraio dalla Malpensa, una settimana prima che in Italia si scatenasse l’epidemia Coronavirus – Covid 19, in tempo per partecipare a questa venticinquesima edizione di Gulfood 2020, svoltasi dal 21 al 25 febbraio.
Un evento che seguo dal 2000, dove ho il piacere di parteciparvi attivamente dal 2014. Appena entrato, subito notai qualcosa di insolito dalle precedenti edizioni, si iniziava a percepire l’arrivo incombente dell’epidemia, molte entrare di accesso al “World Trade Center”, sede della manifestazione furono chiuse, in modo da convogliare tutto il pubblico solo nei punti d’ingresso muniti di rilevatori della temperatura corporea.
Ogni anno costantemente cresce la presenza degli espositori, produttori, commercianti e rappresentanti provenienti da tutto il mondo. Le aziende italiane del settore sono sempre più presenti, Dubai si riconferma, la vetrina più scintillante del Medio Oriente. Un evento fieristico globale, dove prodotti e produttori hanno la possibilità di “viaggiare virtualmente” nel Golfo Arabico, ancora oggi, molti Paesi del Medio Oriente non sono visitabili o perlomeno lo posso essere con molti rischi e difficoltà. Gulfood offre la possibilità di reperire clienti e fornitori tra e per le aziende nei Paesi del Golfo senza necessariamente doverlo fare fisicamente.
Costante e crescente negli anni anche l’impegno di supporto e patrocinio delle istituzioni italiane, da sempre presenti in questa importante manifestazione fieristica internazionale.
Aperto al pubblico la mattina del 21 con la gradita presenza della Console Generale S.E. Valentina Setta, “The Italian Food Lab” organizzato dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane nell’ambito del programma promozionale pubblico, che in questa edizione si è avvalsa del supporto operativo della società di eventi di Rosario Scarpato, “The I Factor” di Dubai. Il direttore culinario chef Sebastiano Ferlito, inizia il programma coordinando tutti gli chef provenienti dai migliori ristoranti italiani negli Emirati, che si esibiranno durante la serie di “show cooking” dedicate al pubblico per tutti i cinque giorni dell’evento.
Girando tra i tre padiglioni italiani locati in differenti aree dell’enorme fiera, mi giunge un improvviso, inaspettato invito a pranzo, al padiglione “The Taste of The World”, Flour Kitchen, TWENTYfive dove performano gli chef Nick Alv
is e Scott Price del ristorante Folly di Dubai.
Durante la mattina della seconda giornata, continuano gli show cooking al padiglione The Italian Food Lab con chef Alfredo Albergatore del ristorante Luigia e chef Giacomo Gallina del ristorante Bice Dubai.
Nel pomeriggio, una spettacolare dimostrazione culinaria dal vivo e un intervento dedicato all’uso degli ingredienti e delle tecniche di cottura della cucina italiana dello chef Heinz Beck, tre stelle Michelin, del ristorante Social dell’Hotel Waldorf Astoria Palm chiude la giornata
Durante la mattina della terza giornata di Gulfood 2020, la più importante per gli espositori italiani, giunge la visita ufficiale della Delegazione Italiana, guidata dal nostro Ambasciatore S.E. Nicola Lener, dalla Console Generale S.E Valentina Setta e dal Trade Commissioner Amedeo Scarpa, presenti il Vice Direttore dell’ITA – ICE di Dubai Marilena Procaccio, Maurizio Gentili inviato ITA di Roma viene ufficialmente inaugurato l’Italian Food Lab.
Senza sosta nello spazio qui continua la serie degli show cooking di fronte al pubblico sempre più numeroso. Terminata la cerimonia, la delegazione procede con le visite agli espositori italiani che terminerà al padiglione Taste of The World, Flour Kitchen, TWENTY five, coordinato dallo chef Aira Piva. Accoglie la delegazione chef Massimo Bottura, tre stelle Michelin, del ristorante “Torno Subito” di Dubai, dove esporrà agli ospiti la sua filosofia della “cucina del riciclo” preannunciandoci cosa avremmo degustato a pranzo, durante la sua “esperienza culinaria”. Terminato l’inconsueto, piacevole e sorprendente pranzo stellato di chef Bottura, con grande piacere da parte della delegazione italiana, giunge la visita al padiglione di Sua Eccellenza Mariam bint Mohammed Saeed Hareb Al Mehairi, Minister of State for Food Security to the Gulfood. Dopo i discorsi del Ministro, dell’Ambasciatore, della Console, del Trade Commissioner e di Chef Massimo Bottura, seguiranno le interviste dei giornalisti accreditati delle testate locali e internazionali al seguito. La giornata chiuderà con le consuete foto di repertorio dei fotografi ufficiali di Gulfood.
La mia quarta giornata, inizia con l’incontro casuale di Gianni Gelato, un pioniere tra gli imprenditori italiani negli Emirati, nel suo mega “Padiglione Italia”. Da venticinque anni con successo, non solo produce gelati a Dubai, ma importa e distribuisce i migliori prodotti e macchinari per la gelateria italiani in tutti gli Emirati e nel Paesi del Golfo. Proseguono gli show cooking coordinati dallo chef Sebastiano Ferlito. Oggi al padiglione The Italian Food Lab, si alterneranno chef Salvo Sardo della Ronda Locatelli, Davide Gardini del Bice Hilton, che cucineranno con gli indigenti forniti dagli espositori delle aziende italiane; Colussi Group, Pasta Zara, Mantova, Tonno Maruzzella, Caseificio Corvino, Molini Di Ferro e Monviso Water.
Seguirà una visita lampo in compagnia di Maurizio Gentili, iffnviato ITA di Roma a Domenico Stranieri, del ristorante Pulcinella di Dubai che rappresenta l’Italia nel settore Street Food nella Hall 6, con il suo tradizionale street food napoletano; pizza fritta e margherita.
La mia quinta e ultima giornata di GulfFood 2020, inizia con la conferenza fuori sede “I Love Italian Food” – “100 x 100 Italian Food” – “Authentico” al ristorante Roberto’s, DFIC, Dubai. Tra i relatori Amedeo Scarpa, ITA Trade Commissioner, Giacomo Bernardelli, Casinetto Co, importatore e Francesco Guarracino, Executive Chef del ristorante Roberto’s.
Nel pomeriggio, con l’ultima performance dello chef Francesco Acquaviva del Social di Heinz Beck,
Waldorf Astoria Hotel, Dubai Palm chiude il The Italian Food Lab, l’Italian Pavillon e terminano così i cinque frenetici e impegnativi giorni della venticinquesima edizione di Gulfood 2020. Scaramanticamente, auguro che per le date della prossima prossima edizione 2021, epidemie e pandemie siano già state debellate e relegate ai brutti ricordi del passato.