di Luca Coslovich
fotografia di Emanuela Nocito
Un week end in Piemonte puo regalare molte sorprese, tra colline e vigneti, piante di nocciole e natura ordinata, si può trovare anche lo zafferano. Za’farān in arabo significa “splendore del sole“, il bello di questa pianta è che può sopportare il caldo estremo e, allo stesso tempo, è anche piuttosto resistente agli inverni più rigidi. La leggenda narra, come spesso accade, di un amore impossibile, in questo caso un guerriero di nome Krokos e la ninfa Smilax. Contrastati dagli dei e vista l’impossibilità di amare la sua ninfa, Krokos si suicida. Nel constatare la disperazione della giovane ninfa, però, gli Dei si impietosiscono e decisero di ridonar vita ai due sotto mentite spoglie: lei trasformata nella pianta della salsapariglia (Smilax aspera), con foglie a forma di cuore e diventa il simbolo del loro amore tenace ma esasperato; lui, invece, viene trasformato in un fiore viola, brillante; un fiore che rappresenta la superbia, la sfrontatezza di chi ha osato innamorarsi di una divinità, ma dal cuore caldo, ardente, color del sole a ricordo della sua passione: lo zafferano appunto. Originario molto probabilmente dell’Iran lo zafferano arrivò in Spagna portato dagli arabi e si diffuse poi in tutto il bacino mediterraneo. Oggi nel vecchio continente Italia, Spagna e Grecia sono i maggiori produttori della spezia grazie ad un clima adatto alla sua coltivazione.
Per ottenere un kg di zafferano occorre raccogliere e sfiorare più di 150.000 fiori (e staccare quindi più di 450.000 stimmi)! Questo, unito al fatto che la lavorazione è interamente manuale, è il motivo per cui questa pregiata spezia è la più costosa al mondo. Durante una pausa rigenerante in Piemonte, piu precisamente a Villafranca d’Asti, in un agriturismo con vista sulle colline, ho avuto la fortuna di conoscere una persona che definirei esplosiva, che ha passione in quello che fa e la trasmette agli ospiti: chef, massaggiatore, coltivatore: questo e molto altro é Giovanni Bordone. Tra le mille attività svolte, quella che piu mi ha intrigato é relativa alla coltivazione di zafferano, da cui ricava non uno, ma due liquori, il Gold e lo Smoked. Due ottimi digestivi da bere dopo cena, ma anche come ingredienti per i cocktails. Ho voluto cimentarmi con quello che considero “fuori dal coro”, lo Smoked, che aggiunge sentori di affumicato alla persistenza della spezia preziosa.
Il Sole d’Inverno:
Smoked Bordone, liquore allo zafferano affumicato
Rum chiaro
Panna liquida
Frutto della passione filtrato
Si prepara nello shaker e si serve in coppetta ghiacciata. Quella nella foto fa parte della serie America’20s di Bormioli Rocco.