PARMA, EMILIA ROMAGNA
articolo e fotografia di
Gigi Montali
Sono le 4 del mattino quando, sbrigate tutte le pratiche, con la nostra auto arriviamo a Vogar nel primo hotel per riposare qualche ora. La prima gradita sorpresa, doveva essere una camera con bagno in comune invece abbiamo quello privato.
Partiamo verso le 8,30 alla volta del parco Thingellevir è già durante il tragitto non mancano le fermate, arrivati passeggiamo per vedere la famosa spaccatura di al Almalloja. Dopo aver pranzato in un mini market/fast food ci dirigiamo a Geysir. Qui ammiriamo la potenza della natura ma, ancor di più, mi entusiasmano le cascate di Gullfoss. Rientrando di nuovo siamo continuamente attirati d ai paesaggi intorno a noi , la stanchezza prende il sopravvento e alle 19 siamo a cena e poi di nuovo in hotel a rilassarci e preparare il giro di domani.
Il mattino seguente partiamo per il giro della penisola, poco frequentato dal turismo di massa ma veramente carino con i suoi piccoli villaggi e fari. Il tragitto costeggia sempre il mare e si arriva a Gunnuver dove c’è un interessante area geotermica in continuo mutamento e il geyser principale piccolo e di acqua salata offre un bello spettacolo. Ci dirigiamo verso Grindavik e andiamo a vedere la blu lagoon, come letto in molti commenti, è un po’ deludente praticamente è un centro termale (dove ovviamente entri solo a pagamento) semi all’aperto e pieno di turisti.
Facciamo l’unico percorso intorno per capire un po’ come è all’interno e poi torniamo a Grindavik per il pranzo.
Oggi ci sta accompagnando una fastidiosa pioggerella ed inoltre il percorso sino a Selfoss risulta un po’ monotono. Nei pressi di Selfoss ci sono alcune cascate noi decidiamo per Urrogfoss, molto carina. Infine ci portiamo a Hverageroi dove ceniamo e pernottiamo. In questa cittadina colpisce la presenza di molte serre ma poi abbiamo capito che, essendo un’area geotermica molto attiva, gli abitanti sfruttano questa risorsa proprio per riscaldare abitazioni e serre.
Il martedì mattina dobbiamo modificare il nostro itinerario, il tempo è proprio brutto per andare a Landmallaugar , quindi decidiamo di andare verso sud per ammirare le due famose cascate e in seguito tutto il tratto di costa sino al promontorio di Dorelhai, il sole sta accompagnando il nostro giro e riusciamo anche ad ammirare i puffins (pulcinella di mare), la meravigliosa spiaggia nera con il suo arco naturale e i faraglioni.
Proprio una bella giornata! Non da meno l’ottima cena in un ristorante nei pressi di Hella, pernottamento e domani speriamo di riuscire a fare la nostra escursione. Il tempo è clemente per cui si parte per Landmannauglar, lo spettacolo
che ci attende non si può descrivere la natura offre qualcosa di fantastico. Il tempo è strano perché passiamo dal sole alla neve, alla pioggia! La giornata è lunga e l’escursione di oltre. 3 ore, si fanno sentire ma tutto è valsa la pena.
Stamattina la partenza è lenta ma dopo pochi km da Steinar, dove pernottiamo, c’è il percorso per arrivare ai piedi del ghiacciaio, un po’ per caso ci avviamo verso il sentiero e arriviamo di fronte ad un altro bello spettacolo della natura, ghiaccio bianco e sabbia nera! Proseguiamo poi per la “pietra di Bismantova islandese”, montagna squadrata in mezzo alla spiaggia nera. raggiungiamo Vik per il pranzo è una breve visita cittadina e spiaggia nera. Consigliati da una signora del posto siamo saliti a vedere il paesaggio dalle colline di Vik! Al rientro ci siamo fermati a vedere il relitto di aereo spiaggiato, 7 km a piedi e non so se ne è valsa la pena, sicuramente bruciato calorie per la cena!
La mattina parte un po’ lenta, bellissimi paesaggi ma qui non possono mancare. Il pomeriggio invece si affaccia uno scenario meraviglioso, arriviamo alla “glacial lagoon” con la spiaggia nera e gli iceberg sulla spiaggia, le foche, i volatili…ok anche i turisti! Dopo alcune ore passate qui tra ammirazione e foto, ci portiamo ad Hofn dove ceniamo e pernottiamo. La laguna glaciale ci è veramente piaciuta tanto, quindi stamattina decidiamo di tornare.
La luce è cambiata e ci sono più iceberg sulla spiaggia. Il tempo vola e ritorniamo a Hofn alle 13 per pranzare. All’andata troviamo anche una bella situazione, ci sono i pastori con le famiglie che radunano il gregge per trasferirlo in altri pascoli, è bello vedere come i genitori ci tengono alla loro terra e a trasferire questo sì loro figli. Dopo pranzo andiamo a cercare le montagne colorate nei pressi di Hofn ma il tempo non è dei migliori quindi ci accontentiamo, si fa per dire, di visitare Vetrahorn una bella riserva dove se avete fortuna potrete vedere le foche, ahimè oggi non erano lì ma il posto vale comunque la pena di una bella passeggiata tra scogliera e spiaggia nera. Rientriamo verso le 18 per preparare al meglio il trasferimento di domani, una doccia ristoratrice è una buona cena.
I fiordi dell’est, dopo aver riempito gli occhi la mente e il cuore nel sud, sembrano poca cosa. In realtà anche qui ci sono paesaggi notevoli, cascate e paesini di pescatori. Noi abbiamo visitato Dyopvogur decisamente caratteristico ma ancor più pittoresco il villaggio di Seyodgfiordur. La cittadina di Eglastiddir invece è buona come base per il pernottamento e i ristoranti.
Trasferimento da Eglistaddir al lago Mitvan, un bel percorso sull’altro piano passando prima per le spettacolari cascate di Dettifoss, le più grandi d’Europa! Poi si passa dalle gole di Asburgy per raggiungere il villaggio di Husavik , dove
volendo si può effettuare il whale whatching (avvistamento balene). Si scende poi al lago Mitvan dove ci sono varie attrattive, per primo vediamo la zona geotermale di Hveir poi andiamo a vedere il natural bath ed infine la zona lavica di Dimmoguveir.
La mattina seguente partiamo con tutta la buona intenzione di vedere le due caldere del vulcano krafla, purtroppo il maltempo e il fango ci hanno permesso di fare un piccolo giro e qualche foto. Partiamo così alla volta di Akureiry, prima tappa sotto la pioggia per vedere le cascate di Godafoss, poi pausa pranzo nella capitale del nord. Visto che non è tardi ci portiamo verso Dalvik, riusciamo a prendere l’ultimo tour per vedere le balene, quello delle 15 che termina alle 18 circa. È stata una esperienza veramente emozionante, siamo riusciti ad avvistarne circa una quindicina e anche da molto vicino! Ripartiamo e alle 20,15 circa siamo finalmente nel b&b che ci ospiterà questa notte, cena frugale con alcune cose che ci eravamo comprate perché è tardi e il paese più vicino è a 10 km.
Ci svegliamo con il sole, quindi cerchiamo di partire un po’velocemente, prima zona che visitiamo e’ Skagafiodur, come sempre bei paesaggi e scorci sul l’oceano. Il pomeriggio invece è’ la volta del fiordo di Vatnsness dove vediamo subito il faraglione di Huilserkur ed in seguito meraviglia ci sono le foche!!! Arriviamo al nostro hotel come al solito che è ormai sera, quindi cena e nanna. Questa notte ci abbiamo provato ad uscire per vedere l’aurora, il tempo era sereno ma fin troppo la luce era quasi piena, il freddo però l’abbiamo trovato eravamo a -4! Un po’ delusi e tanto infreddoliti siamo ritornati a letto.
Stamane il cielo non promette nulla di buono, partiamo ed arriviamo sino a Deildanveghur dove la sorgente più calda d’Europa sgorga a 100 gradi, viene incanalata subito per dare energia alle tante serre nei dintorni: ci sono pomodori, peperoni, cetrioli, fragole gustosissime (provate). Arriviamo poi sino a Husafell, il vento è troppo forte e quindi niente giro all’interno del ghiacciaio, oggi lo hanno proprio sospeso ma penso sarebbe stato molto interessante!
Scendiamo sìno a Borgarnes dove pernotteremo, check-in alla Guesthouse, pranzo e poi ci dirigiamo verso la penisola di Snaelfness, i colori oggi pomeriggio sono il grigio e il nero, le raffiche di vento spostano la macchina perciò meglio tornare indietro. Ultimo trasferimento da Borgarnes alla capitale, in circa un’ora arriviamo, ci fermiamo in hotel per parcheggiare ed iniziare subito il nostro tour della città. È veramente piccola è carina, non caotica e semplice da girare, dopo una sosta pranzo e successivamente una sosta in hotel (dopo circa 5 ore di passeggiata) andiamo in auto a visitare il parlando (museo è vista a 360 gradi sulla città, poi museo all’aperto di come erano le costruzioni negli anni passati. Infine decidiamo di gustare un’ottima cena nei pressi del porto! Ormai è arrivato l’ultimo giorno e dopo un ultimo giretto al porto e nelle strade ancora addormentate, partiamo per Keflavik dove pranziamo, riconsegnano l’auto e poi aereo porto.
Dell’Islanda porterò nel cuore i paesaggi vari e meravigliosi, le acque limpide e pure, il tempo bizzarro ma affascinante, la buona cucina, ma soprattutto quel senso di serenità e rilassatezza. Goda Ferd.