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La storia di un successo; Amancio Ortega Gaona, Fondatore di Inditex, l’industria della moda

La storia di un successo; Amancio Ortega Gaona, Fondatore di Inditex, l’industria della moda

Inditex, il più grande gruppo del settore moda al mondo, gestisce oltre settemila e duecento negozi in novantatré Paesi.

Il marchio leader dell’azienda è “Zara”, che detiene le catene; “Zara Home” – “Massimo Dutti” – “Bershka” – “Oysho” – “Pull and Bear” – “Temple” – “Lefties” – “Stradivarius” e “Uterqüe”. La maggior parte dei negozi sono principalmente presenti nei Paesi dove le proprietà aziendali non possono essere straniere.

L’azienda opta per un modello di business unico, non si impegna per le grandi produzioni delle prossime stagioni della moda ma solo per una piccola quantità. Utilizza il feedback dei clienti e una rete di produzione molto efficiente per rifornire settimanalmente i negozi al dettaglio, costantemente con nuovi e diversi prodotti. Le nuove collezioni sono prototipate in soli cinque giorni e il 60% della produzione avviene localmente, per abbreviarne i tempi di consegna.

Nei negozi Zara, i nuovi capi di abbigliamento passano dalla progettazione – produzione alla disponibilità sugli scaffali dei negozi in soli quindici giorni.

Una vecchia storia

Amancio Ortega, iniziò nel settore dell’abbigliamento nei primi anni 60’ lavorando per un produttore di camicie locale ad A Coruña – Galizia – Spagna. Ortega iniziò a sviluppare i suoi disegni con la moglie Rosalia Mera, realizzando abiti da casa. Appena riuscì a capitalizzare abbastanza denaro, aprì una piccola fabbrica, annoverando tra i suoi clienti anche il suo ex datore di lavoro.

Nel 1975, inaugurarono il loro primo negozio, Zara, che offriva moda popolare a prezzi bassi. L’anno seguente, costituirono la società Zara, presto iniziarono ad aprire altri negozi e fabbriche in tutta la Spagna. In seguito, nello stesso anno, Ortega si rese conto della crescente importanza dell’uso dei computer, un professore locale, José Maria Castellano, fu assunto per incrementare l’uso tecnologico in azienda.

1980 – 2000

Negli anni 80’ la società implementò un nuovo metodo di progettazione – distribuzione, riducendo drasticamente i tempi delle consegne ai punti vendita. Il sistema fu progettato da Castellano che divenne Direttore Generale della società nel 1984.

Nel 1988, la società iniziò a espandersi a livello internazionale con l’apertura di un negozio Zara a Porto – Portogallo. Nel 1990, l’azienda acquisì la collezione di calzature, Tempe, inserita nella sezione per bambini dei negozi Zara. Nel 1991, Inditex creò Pull and Bear, una società di abbigliamento casual per uomo. Più tardi nello stesso anno, la società acquisì anche una quota del 65% nel marchio di lusso di Massimo Dutti.

Nel 1993 Inditex creò “Lefties”, nel 1995 acquistò tutte le azioni di Massimo Dutti iniziando a espandere il marchio includendone la linea di moda donna. Nel 1998, lanciò il marchio Bershka dedicato alla “moda urbana alla moda” e nel 1999 acquistò Stradivarius un marchio di moda giovanile.

Dal 2001 a oggi

Inditex quotò la sua offerta pubblica nel 2001, alla Borsa di Madrid (IPO) cedendo il 26% agli investitori pubblici, la società fu valutata a nove miliardi di euro.

Nel 2001, la società lanciò i negozi di biancheria e abbigliamento femminile Oysho.

Nel 2003, Inditex lancio il marchio Zara Home, proponendo biancheria letto – posateria – tovaglie – bicchieri – accessori casa.

Nel 2004, con l’apertura del negozio di Hong Kong, la catena raggiunse le duemila unità, stabilendo la sua presenza in cinquantasei Paesi.

Nel 2005, l’amministratore delegato José Maria Castellano fu dimesso dalla carica per sovrintendere ai piani di espansione e sostituito dall’attuale direttore generale Pablo Isla.

Inditex lanciò Uterqüe nell’estate del 2008, un marchio specializzato in accessori donna.

Nel corso del 2008, la società inaugurò il negozio di Tokyo, in Giappone, raggiungendo le quattromila unità, raddoppiando le dimensioni societarie in quattro anni.

Nel 2011, Ortega, fondatore dell’azienda e azionista di maggioranza, si dimette dalla carica di Vice Presidente e Direttore Generale. Pablo Isla, da quel momento in poi, gestirà tutte le operazioni.

Nel 2011, la società aprì un negozio in Australia, stabilendo così la sua presenza nei cinque continenti e in settantasette Paesi.

Dopo il 2013, Inditex fu tra le trentotto aziende che firmarono l’accordo sulla fabbricazione e la sicurezza degli edifici in Bangladesh.

A partire dal 2019, Inditex diviene il più grande rivenditore di moda al mondo per fatturato.

La strategia di marketing è quella di evitare la pubblicità sulle riviste in favore delle proprie campagne stampa, allestire vetrine per un’ottima visibilità su strada e la diversione dei prodotti di tendenza.

Per concludere, Ortega preferisce investire per fare indossare le sue etichette alle celebrità che spendere in campagne pubblicitarie esterne.

Articolo di Margaux Cintrano editore

Traduzione di Maurizio Pelli

Fotografia: Inditex, S.L.

 

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