Remo Pasquini, nasce a Bovolone (Verona) nel 1965, dove ha sempre vissuto, solo da qualche anno si è trasferito nella vicina Cerea. Frequentò la scuola di disegno ed ebanisteria serale a quattordici anni, le giornate, già le passava lavorando con il padre Marino, fondatore, alla fine degli anni cinquanta della tradizionale Bottega Veneta Artigiana, il “Laboratorio Marino Pasquini”.
L’abilità nella scelta delle essenze e la maestria nel plasmarle, già allora, era finalizzata alla
produzione di mobili d’arredo artistici, solo in seguito, si estese anche alla realizzazione di sedie e poltrone. Influenzata dalla fresca spinta innovativa di Remo, l’abilità manifatturiera dell’azienda, si arricchisce producendo nuove forme artistiche. Mantenendo saldi, valori, priorità e contenuti contenuti di sempre, Remo iniziò disegnando, progettando e realizzando cantine e oggettistica in legno pregiato dedicata al mondo del “food & wine”. Data la grande passione e la conoscenza del “bien vivre”, mai venuta meno, la sua priorità cadde inevitabilmente sulla scelta accuratissima dei materiali, fondata sull’esperienza pluriennale che nel corso degli anni si è fusa consapevolmente con la progettualità, sempre attenta e focalizzata alle esigenze dei privati e della ristorazione.
Grazie alla cura del dettaglio e un impeccabile senso estetico, Remo riesce a coniugare bellezza e
praticità. Il legno massello tra le abili mani degli artigiani del laboratorio, può prendere forma classica o diventare oggetto di design innovativo, senza precluderne la praticità di utilizzo. Il laboratorio Marino Pasquini si consolida, riconosciuto per gli elementi di attualità che
contraddistingue l’azienda di Bovolone, la progettualità nell’assemblare materiali e idee e sintesi di forma e contenuto, capisaldi dell’artigianato. Modernizzare, attualizzare per soddisfate esigenze e desideri, per i clienti alla ricerca un arredo dalle linee più attuali e al tempo stesso originali. Remo, con successo, risponde alle richieste del pubblico, con due nuove linee denominate:
New Vision e Traditional.
Due linee differenti, allo tempo stesso contigue, dove esprime la sua competenza, sodisfando sia la clientela attratta dalle più creazioni moderne, che quella tradizionale di gusto classico, attualizzando forma e stile.
La linea Traditional, propone realizzazioni in legno massello della migliore qualità, in stile classico – elegante. Pratici comò, cassettiere e scrittoi, di diverse forme e utilizzi, sedie ergonomiche e confortevoli, altre colorate, dedicate agli ambienti più informali e moderni, robustezza e praticità di utilizzo realizzate in legno massello. Tra i componenti di arredo più versatili, le ceste che offrono praticità d’uso con il calore del legno, dedicate agli ambienti più moderni.
La realizzazione delle cantine su misura, prevede che tutti i materiali, siano asserviti alla perfetta maturazione del vino e alla funzionalità delle forme delle bottiglie in base agli spazi designati. Esigenza soddisfatta dagli scaffali in legno massello, ideali per ristoranti – trattorie – enoteche – botteghe, dove evidenziano e valorizzano l’esposizione delle etichette prescelte o preferite. Tra l’oggettistica più accurata, una selezione di artistici fermacarte pratici e funzionali, rigorosamente realizzati a mano, per evidenziare un tocco sartoriale agli ambienti.
La New Vision, esprime al meglio la passione di Remo per il vino. La linea prevede i più adeguati strumenti di conservazione, realizzati in legno massello. La perfetta modulabilità degli spazi è ottenuta utilizzando le essenze di frassino o di abete, in grado non solo di abbattere i livelli di umidità ma anche di ridurre considerevolmente problema della resistenza agli urti. Scomparti e nicchie, su misura, modulati in base alle differenti esigenze del cliente. La funzionalità non è mai preclusa, ma adeguata e studiata in base alle diverse tipologie di vini, che la cantina dovrà ospitare.
La cura estetica della propria cantina si può arricchire grazie alle “poupitre” realizzate a mano dal laboratorio di Bovolone.
Tra i più rinomati locali dell’alta ristorazione italiana, solo per citarne alcuni; “La Torre del Saracino” di Gennaro Esposito, “Le Colline Ciociare” di Salvatore Tassa e il ristorante “Perbellini”, le cantine e gli arredi, sono state personalizzate dal laboratorio Marino Pasquini.
Tavoli da lavoro in legno massello che riprendono la foggia dei ripiani utilizzati dai falegnami, un’idea originale e pratica di Remo, trasformati in carrelli per dolci o formaggi, oppure in eleganti ripiani per sporzionare le pietanze.
Espositori alveolari realizzati in diverse essenze che si adattano alle forme e agli stili degli ambienti, senza pregiudicare la corretta conservazione delle bottiglie preferite.
Supporti per bottiglia in legno massello plasmato rigorosamente a mano, eleganti e solidi.
Taglieri realizzati a mano utilizzando legni tendenzialmente duri, ideali per affettare salumi o tagliare porzioni di formaggi. Eleganti e informali taglieri di portata, realizzati con forma studiata per essere utilizzate nei ristoranti, trattorie, enoteche e assaggi in cantine.
La grande passione dell’azienda per il vino si desume anche dalle divertenti lampade colorate ricavate dalle bottiglie e dai porta oggetti realizzati in acciaio e legno, raffreddano le bottiglie riscaldando al tempo stesso l’ambiente, grazie ai colori emanati dalle diverse essenze utilizzate per realizzarli.
Ebbi la fortuna e il piacere di conoscere Mr Remo Pasquini, artista di grande estrosa e spiccata personalità in occasione di alcuni eventi enogastronomici, durante gli scorsi anni.
Grande appassionato e profondo conoscitore del vino, esperto di cucina, gourmande e gastronauta.
Sempre alla ricerca della perfezione della materia prima e della qualità senza compromessi, non solo nel mondo legno dove è maestro e conclamato artista, ma in tutti i territori dell’enogastronomia. Remo spazia e si muove e vive in una realtà che si è creato ad hoc, per soddisfare a pieno le sue passioni.
Un giorno, anni fa, mi fece visitare una delle cantine che realizzò per un suo anonimo cliente in una località imprecisata che rimarrà sempre segreta.
Migliaia di etichette italiane e francesi di grande pregio, delle migliori annate, un interminabile susseguirsi di sorprese e rarità raccolte e stivate dall’inizio del secolo scorso ai nostri giorni.
Mi sarebbe garbato assai perdermi per giornate intere, testando qualche vino, assaggiando prosciutti e salumi appesi tra le arcate e qualche formaggio di fine di stagionatura, assaporandolo qualche bicchiere di Château d’Yquemme, scelto tra le infinite annate a disposizione, soffermandomi al fresco delle piccole grotte ricavate in alcune zone di quel parco delle meraviglie.
Remo, scelse qualche bottiglia da abbinare alle portate del pranzo che cucinò personalmente. Risalendo in superficie, ringraziai per avermi mostrato quello che definii “una cantina commovente” quando controvoglia la lasciai alle mie spalle! Raggiungemmo il personaggio misterioso nelle cucine, iniziammo a stappare rare e gustose bellezze, e pranzo fu!
Un affare di famiglia, seguire le orme di tuo padre, fu per scelta voluta?
E’ stata una scelta voluta, essendo cresciuto in bottega, da subito mi appassionai al mondo del legno e al lavoro di mio papà.
Iniziare da una consolidata Bottega Veneta Artigiana tradizionale e introdurre una produzione creazioni innovative all’avanguardia dell’oggettistica, il passo è breve?
Dopo molti anni di esperienza è possibile creare oggetti innovati, vuoi per la capacità di scelta e per la profonda conoscenza dei materiali da impiegare per ogni singola creazione, il passo senza dubbio si abbrevia!
Quanto incide la tua passione per i vini nella progettazione e realizzazione delle tue ambite cantine?
Incide molto, per realizzare gli arredi per la conservazione dei vini, bisogna considerare le diverse forme delle bottiglie che ogni azienda vitivinicola opta per la propria cantina. Oltre al design, per comprendere le esigenze del cliente, necessita tenere conto dello stoccaggio e dei diversi tempi di conservazione dei vini.
Tra le tue passioni; falegnameria artistica, vini e cucina, qual è la sequenza corretta?
Vini – cucina – falegnameria.
Per un gastronomo, frequentatore di cucine stellate, arredatore di enoteche, ristoranti e trattorie, nonché uomo che si destreggia ai fornelli è certamente più facile interpretare le esigenze della tua clientela. La progettazione dell’oggettistica è più ispirata dalla passione o dall’esigenza in cucina? Mi ispiro sempre alla mia passione, anche se è fondamentale sapere cosa succede in una cucina, conseguentemente devi saper cucinare per riuscire a capire le esigenze.
Qual è il confine invalicabile tra essere un eclettico ed estroso artista e un imprenditore di successo?
Lavorare sodo, viaggiare molto, acculturarsi, essere curioso…
Progetti futuri?
Continuare a fare il lavoro che amo.
Articolo di Maurizio Pelli, editore
Fotografia: Laboratorio Marino Pasquini